L’energia di cui abbiamo bisogno
I NOSTRI PROGETTI PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
L’adozione crescente delle energie rinnovabili è una componente fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. La transizione energetica ha l’obiettivo di modificare i modelli di produzione e consumo dell’energia e disegnare un sistema sempre più sostenibile e incentrato sulle rinnovabili. In Italia la decarbonizzazione del mix energetico è attuata seguendo la strategia definita nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) con l’obiettivo di raggiungere la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Un mix energetico per la stabilità della rete elettrica
Per raggiungere gli obiettivi del PNIEC, Terna considera essenziale sviluppare nuovi impianti a gas per circa 5.400 MW. Saranno necessari per garantire la continuità della fornitura elettrica a fronte della dismissione degli impianti a carbone prevista per il 2025.
AZIONI MINIME NECESSARIE AL 2025 PER L’USCITA DAL CARBONE*

3
investimenti
di rete

+5,4
GW
nuova capacità
gas

+12
GW
nuova capacità
fonti rinnovabili

+1
GW
demand-side
response

+3
GW
nuova capacità
accumulo
* Fonte: Terna – Rete Elettrica Nazionale
Il gas naturale protagonista della transizione energetica
Le fonti rinnovabili forniscono energia in maniera intermittente e, per garantire continuità e sicurezza del servizio elettrico, la migliore tecnologia è rappresentata dal ciclo combinato alimentato a gas naturale.

* Fonte: rielaborazione sui dati GME
** Rilevazione del 25 luglio 2019 ore 17.00 Fonte: Terna

“Gli Stati Membri (possono) decidere il loro energy mix e scegliere le tecnologie più appropriare per raggiungere collettivamente i target climatici 2030, includendo tecnologie di transizione come il gas.”
Consiglio Europeo
11 dicembre 2020
CCGT, la migliore tecnologia disponibile
In questo scenario Tirreno Power ha proposto due progetti per nuovi gruppi a ciclo combinato a gas da 900 MW di ultima generazione (classe H) nei propri siti di Civitavecchia e Vado Ligure, candidandosi a dare un importante contributo alla transizione energetica, alla decarbonizzazione e alla sostenibilità. Come evidenziato nelle tabelle comparative, l’adozione di questi impianti è un salto di qualità a favore dell’ambiente e dell’efficienza. Rispetto agli impianti a carbone che andranno a sostituire, i CCGT di ultima generazione comportano emissioni estremamente ridotte.
CCGT E CARBONE. EMISSIONI A CONFRONTO.
CCGT CLASSE H

Ossidi di azoto (mg/Nm3)
10
Anidride carbonica (gr/kWh)
316,98
Monossido di carbonio (m/Nm3)
30
Polveri (mg/Nm3)
NON RILEVABILE
CARBONE

Ossidi di azoto (mg/Nm3)
80
(GIORNALIERA)
Anidride carbonica (gr/kWh)
884
Monossido di carbonio (mg/Nm3)
120
(GIORNALIERA)
Polveri (mg/Nm3)
8
Il primo della sua classe
Il CCGT di classe H è il miglior impianto alimentato a gas naturale oggi disponibile in termini di efficienza produttiva e di emissioni. Rispetto agli altri impianti alimentati a gas garantisce prestazioni superiori in termini ambientali e di continuità di servizio.
CCGT E TECNOLOGIE ALTERNATIVE. EFFICIENZA E EMISSIONI A CONFRONTO.
CCGT CLASSE H

Efficienza %
63,15
Anidride carbonica (gr/kWh)
316,98
Monossido di carbonio (mg/Nm3)
30
Temperatura al camino
75°
OCGT

Efficienza %
41,5
Anidride carbonica (gr/kWh)
482,35
Monossido di carbonio (mg/Nm3)
30
Temperatura al camino
660°
ENDOTERMICO

Efficienza %
49,4
Anidride carbonica (gr/kWh)
411,46
Monossido di carbonio (mg/Nm3)
37,5
Temperatura al camino
357°
Elaborazioni Tirreno Power sulla base di dati pubblici

“Il gas naturale è uno dei pilastri dell’energia globale. Dove sostituisce i combustibili più inquinanti, migliora la qualità dell’aria e limita le emissioni di anidride carbonica. (…) Dal 2010, il passaggio dal carbone al gas ha consentito di risparmiare circa 500 milioni di tonnellate di CO2, un effetto equivalente alla messa in circolazione di 200 milioni di veicoli elettrici alimentati da elettricità a zero emissioni di carbonio nello stesso periodo”.
International Energy Agency
luglio 2019
Due nuovi impianti a sostegno della transizione
I nuovi impianti previsti nei siti produttivi di Vado Ligure e Civitavecchia sono stati progettati perseguendo obiettivi di efficienza e sostenibilità e ponendo una particolare attenzione al territorio, sia in termini economici che ambientali.
IL NUOVO IMPIANTO: VANTAGGI TECNICI.

Migliore efficienza e compatibilità ambientale rispetto alle altre tecnologie disponibili

Alta capacità produttiva per un contributo fondamentale al raggiungimento degli obiettivi del PNIEC

Flessibilità e capacità dinamica per bilanciare e dare continuità al sistema elettrico nazionale
IL NUOVO IMPIANTO: VANTAGGI PER IL TERRITORIO.

Utilizzo delle infrastrutture già esistenti evitando nuove opere e il consumo di suolo esterno all’area del sito

Accordo con le amministrazioni locali per la definizione di opere compensative a vantaggio del territorio

Investimenti e occupazione per centinaia di lavoratori per quattro anni con benefici per l’imprenditoria e per tutti i servizi del territorio

Sviluppo economico in un periodo ancora segnato della profonda crisi indotta dalla pandemia
La qualità dell’aria
Lo Studio di Impatto Ambientale, redatto da una primaria società specializzata, mette in evidenza che il nuovo impianto di Tirreno Power non comporterà effetti percepibili sulla qualità dell’aria.
L’emissione di polveri di un impianto a ciclo combinato alimentato a gas naturale è sostanzialmente nulla: infatti la normativa non prevede prescrizioni in materia per questa tipologia di centrali. Per quanto riguarda la CO2, le emissioni sono di gran lunga inferiori rispetto alla produzione carbone (-70%) e alle centrali a gas oggi in funzione (-20%).

EMISSIONI CO2IMPIANTI CCGT
ULTIMA GENERAZIONE
-70%
rispetto impianti
a carbone
-20%
rispetto attuali impianti
a gas naturale
Impatti economici, ambientali e sociali sul territorio
La transizione energetica è una grande opportunità per il Paese, per la sua modernizzazione, per l’economia e per intraprendere una crescita sostenibile e duratura. Questa prospettiva di sviluppo è sostenuta anche dai risultati di un’analisi di valutazione del potenziale impatto economico che i nuovi impianti a ciclo combinato possono generare sul territorio.

EFFETTI SULLO SVILUPPO ECONOMICO
Il nuovo investimento genera un effetto positivo sull’intero sistema economico: la costruzione del nuovo impianto e il suo esercizio produce impatti sulla filiera dell’energia e sui settori fornitori, con rilevanti effetti economici per l’indotto locale in termini di processi produttivi attivati e reddito distribuito.

EFFETTI SULLA BOLLETTA ELETTRICA
Il nuovo impianto sarà più efficiente rispetto a quelli attualmente in esercizio: oltre a una minore quantità di emissioni, questa efficienza aumenta la concorrenza sul mercato elettrico che si traduce in risparmi sul costo dell’energia e quindi sulla bolletta elettrica.

EFFETTI SULLO SVILUPPO SOCIALE
Attraverso gli accordi che verranno definiti con le amministrazioni locali, il nuovo investimento è in grado di generare valore per il sistema sociale e il territorio in termini di capitale umano, nuove imprese create, nuove tecnologie, servizi e competenze.
L’analisi è stata realizzata in collaborazione con Ref-e, una società indipendente specializzata in analisi costi-benefici nel settore dell’energia. L’investimento è stato valutato considerando l’intera vita utile di ogni impianto, comprendendo anche la fase di costruzione.
Nella sezione documenti è possibile approfondire i dati dell’analisi Ref-e e scaricare le brochure con informazioni più dettagliate sui nuovi impianti.
DOCUMENTI

