Massini, Alessi e Temporelli raccontano la trasformazione all’evento di Tirreno Power
Da Kafka alla perfezione della spilla da balia, il timore del cambiamento portato dalla tecnologia e l’evoluzione dei territori. Un evento coinvolgente che ha creato una visione affascinante sui molti aspetti della trasformazione della cultura, del design, della scienza e della vita quotidiana.
Roma, 5 aprile 2023. La ‘Trasformazione continua’ è il titolo dell’Incontro che si è svolto ieri sera a Roma alla Lanterna di Fuksas, primo appuntamento voluto da Tirreno Power nella celebrazione dei suoi venti anni di attività.
Si sono alternati nel racconto lo scrittore Stefano Massini, la saggista Chiara Alessi e il fisico Massimo Temporelli, dopo l’introduzione del direttore generale di Tirreno Power Fabrizio Allegra, tutto coordinato dalla giornalista Barbara Carfagna.
Un primo appuntamento che ha avuto come filo conduttore la complessità del mondo contemporaneo, in profonda trasformazione, capace di mettere in crisi la nostra visione del futuro. Ne è nato un dialogo che ha abbracciato mito, letteratura, scienza, filosofia alla ricerca degli elementi cruciali che possono farci immaginare una prospettiva possibile e a cui affidarsi.
Stefano Massini ha raccontato il cambiamento attraverso molti riferimenti letterari e suggestioni una storia della vita di Kafka in cui lo scrittore incontra una bambina che ha perso una bambola. Per consolarla le porta lettere scritte dalla bambola scomparsa e infine una bambola nuova. Di fronte al turbamento della bambina che non la riconosce ne nasce una lezione di vita sulla trasformazione. Riporta Massini: “La bambola non la riconosci perché pensiamo sempre che le persone a cui vogliano bene, compresi noi stessi, mantengano sempre la forma che conosciamo, che non cambino mai, per riconoscerle subito. Ma le persone cambiano fino al punto di diventare irriconoscibili”. Un cambiamento che non deve fare paura, che fa parte della vita.
Barbara Carfagna ha poi condotto un dialogo tra Chiara Alessi e Massimo Temporelli. Un ping pong tra design e scienza, tra la perfezione delle forme e delle funzioni. Alessi ha presentato alcuni oggetti simbolici come “una spilla di sicurezza, poi diventata spilla da balia, nata già perfetta e cambiata pochissimo nella nostra storia”. E ancora “il cambiamento rivoluzionario della Vespa, un mezzo su due ruote avventuroso, nato nel dopoguerra quando in Italia non c’erano strade e mancava la benzina, un oggetto che non si rifaceva a nulla che esistesse eppure è diventato un simbolo”. Per Temporelli la trasformazione prende anche la forma del nostro rapporto con la tecnologia: “La storia dell’uomo e della tecnologia sono la storia del cambiamento sociale. Da quando abbiamo inventato l’arco per cacciare e poi lo abbiamo trasformato nell’arco per fare musica abbiamo saputo trasformare gli oggetti e il mondo. Non dobbiamo avere paura della tecnologia. Devo domandarmi ‘il lavoro che faccio porta valore a me e agli altri?’ Se non lo porta è bene farlo fare alle macchine”.
Fabrizio Allegra, direttore generale di Tirreno Power, ha dato il senso dell’iniziativa partita ieri sera che nasce dalla storia dell’azienda: “Nel ripensare i nostri primi vent’anni ci siamo interrogati su quanto siamo cambiati noi. E ci è venuta spontanea una riflessione: un cambiamento così ampio e profondo ha richiesto una vera e propria trasformazione. Noi siamo un’azienda che ha nel Dna la trasformazione. Con le centrali idroelettriche, ad esempio, dove prima c’è l’acqua e poi c’è la luce. Ma anche sui territori come a Napoli, dove a Vigliena abbiamo trasformato una centrale che fu costruita ai tempi del piano Marshall, e oggi stiamo restituendo gran parte di quelle aree alla città, in un contesto che è diventato di trasformazione urbana, sociale e culturale”.
Gli eventi sulla ‘trasformazione continua’ toccheranno località in cui hanno sede impianti di Tirreno Power. I prossimi appuntamenti si svolgeranno a Savona a maggio, a Civitavecchia a luglio e a Napoli in autunno.