Oggi incontriamo Antonio Patrone, Direttore Personale e ICT in Tirreno Power, con cui abbiamo pensato di approfondire i cambiamenti che hanno investito il nostro lavoro in questo difficile 2020: smart working e distanziamento hanno richiesto una maggiore digitalizzazione e lo sviluppo di nuove competenze. Come si sono tradotte queste nuove esigenze in un’azienda come Tirreno Power?

 

IL 2020 È STATO UN ANNO COMPLESSO. PARTICOLARMENTE PER QUANTO RIGUARDA L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: COME È ANDATA?
Il 2020 ce lo ricorderemo tutti: e per molti versi speriamo che diventi al più presto un ricordo. Noi di Tirreno Power possiamo però guardare a quest’anno anche con un certo orgoglio, perché sappiamo di avere affrontato la difficoltà del momento con grande serietà e senso di responsabilità, mettendo al centro, innanzitutto, la salvaguardia della nostra salute e la continuità del servizio elettrico. Dopo le molte prove positive degli anni passati, nel 2020 abbiamo dato un grande prova di resistenza e capacità di adattamento in un contesto davvero in continua evoluzione: mai come quest’anno i nostri successi sono il riscontro del nostro impegno.
Credo che, dal punto di vista dell’organizzazione, quest’anno ci abbia fatto capire quanto è importante essere esperti nel proprio lavoro ma anche essere capaci di adattarsi, essere flessibili, comunicare e avere un approccio creativo. Sono competenze che abbiamo dimostrato di avere e che dobbiamo sempre più coltivare perché sono quelle che rendono una squadra forte davvero vincente.

Ormai è chiaro che bisogna accelerare sulla dotazione degli strumenti adeguati (e delle capacità di utilizzarli) per rendere il nostro lavoro sempre più agile, condiviso e accessibile ovunque.

 

AFFRONTANDO LE DIFFICOLTÀ, NASCONO NUOVE IDEE E NUOVI APPROCCI: COSA CI HA INSEGNATO IL 2020 PER IL FUTURO?
Se, per moltissimi aspetti, il 2020 sarà ricordato come un anno difficile, faticoso e pieno di incertezze, sono convinto che da chi studia l’evoluzione dei processi organizzativi sarà visto come uno spartiacque, un momento di rottura delle convenzioni e di approccio ad una serie di temi che rappresenteranno sempre di più il nostro futuro. Alcune ricerche internazionali stimano che circa tre lavoratori su quattro saranno interessati da cambiamenti stabili nei contenuti o nelle modalità del proprio lavoro a seguito di questa esperienza: questo evidenzia chiaramente quanto la formazione sulle competenze (non solo tecniche ma anche gestionali e relazionali) debba essere al centro dell’agenda di chi si occupa di risorse umane.
L’altro aspetto cruciale è certamente la digitalizzazione: è ormai chiaro che bisogna accelerare sulla dotazione degli strumenti adeguati (e delle capacità di utilizzarli) per rendere il nostro lavoro sempre più agile, condiviso e accessibile ovunque. Su questo abbiamo avviato un progetto che sarà uno delle novità del prossimo anno.

 

OLTRE ALLA DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AMMINISTRATIVI, GIÀ AFFRONTATA NEGLI ANNI PASSATI, QUALI ALTRE NOVITÀ CI ASPETTANO SU QUESTO FRONTE?
Le ricerche mostrano che più del 50% delle attività svolte da tutti noi avviene su strumenti di produttività individuale: E-mail, Excel, Word. Nonostante la facilità ed immediatezza di utilizzo sappiamo che questi strumenti non sempre rappresentano un modo efficace di lavorare. Spesso ci troviamo ad impazzire dietro a task destrutturati, notifiche, richieste che provengono alla spicciolata, fogli Excel di cui non si conosce lo stato di aggiornamento e mille altre difficoltà che ci troviamo quotidianamente ad affrontare. Fortunatamente le tecnologie digitali sono sufficientemente evolute per aiutarci anche in questi ambiti di lavoro. Per questo abbiamo avviato un progetto per dotare i lavoratori della conoscenza di uno strumento adeguato, una sorta di “coltellino svizzero” che consentirà loro di governare queste attività destrutturate in modo molto semplice ed efficace, aiutandoli a mantenere traccia del proprio lavoro e ad aumentare la collaborazione. Insomma a lavorare in modo più “smart”, e proprio da questa parola nasce “smart working” il nome che abbiamo deciso di dare al progetto. Questa iniziativa porterà alla nostra comunità un modo più intelligente di lavorare.

 

MA COME POSSONO QUESTI STRUMENTI AIUTARE I LAVORATORI DELLA CONOSCENZA, CHE HANNO ATTIVITÀ POCO INCLINI ALL’AUTOMAZIONE?
La caratteristica principale di questi strumenti è la loro estrema semplicità e intuitività. Possono essere utilizzati per tutti i processi che gestiamo nella nostra attività lavorativa quotidiana, inoltre possono essere adattati di volta in volta in base alle esigenze. Faccio un esempio per chiarire meglio il concetto: quante volte ci capita di dover ottenere l’approvazione o la firma di documenti oppure di dover approvare documenti che ci sono stati inoltrati via mail o addirittura in forma cartacea. Gli strumenti di smart working, di cui ci stiamo dotando, permetteranno di avviare un semplice processo approvativo, con tutti i documenti che desideriamo, andando a inserire in modo facile uno o più approvatori ma anche uno o più firmatari. Gli approvatori e i firmatari riceveranno delle notifiche e potranno, anche dai loro smartphone, visualizzare i documenti, approvarli, firmarli digitalmente e addirittura avviare a loro volta altri sotto-processi, ad esempio per richiedere chiarimenti o confrontarsi prima dell’approvazione. Tutto questo con la comodità di avere traccia di tutto il flusso, poter impostare delle scadenze o delle notifiche e soprattutto, poter ricostruire a posteriori la storia del flusso approvativo.

Quello che vogliamo è creare le condizioni e fornire gli strumenti per permettere al talento di ciascuno di svilupparsi e trovare tutte le strade per esprimersi.

 

QUINDI CI ATTENDE UNA RIVOLUZIONE DIGITALE NEL 2021…
Dopo “l’annus horribilis” 2020, le aspettative sul nuovo anno sono davvero molte, alcune davvero cruciali per la nostra vita e quella dei nostri cari. Senza voler mettere questa “piccola rivoluzione” sullo stesso piano, posso dire che questa iniziativa può davvero determinare un forte cambiamento per il nostro approccio al lavoro con un grande potenziale in termini di efficienza e di stimolo alla collaborazione efficace.
Si tratta di nuove capacità trasversali che ci aiuteranno a gestire il nostro tempo e, magari, anche a rendere non solo più produttivo ma anche più creativo il nostro lavoro. Sono infatti convinto che, nel futuro, le organizzazioni avranno sempre più bisogno di persone esperte in un settore ma capaci di fare molte cose che vanno oltre quel compito specifico. Ma anche che lavorano con entusiasmo. Per questo, quello che vogliamo è creare le condizioni e fornire gli strumenti per permettere al talento di ciascuno di svilupparsi e trovare tutte le strade per esprimersi.