L’acqua è al centro delle nostre vite e della nostra economia: grazie a essa produciamo il cibo che mangiamo, irrighiamo i campi, ci dissetiamo, fabbrichiamo merci e oggetti, produciamo energia. In Italia la gestione di questa risorsa è attestata fin dall’epoca romana: l’acquedotto di Appio fu costruito nel 312 a.C. e a esso sono seguite infrastrutture sempre più complesse ed efficienti. Ne sappiamo qualcosa anche noi di Tirreno Power, che con le nostre dighe, i bacini e i corsi d’acqua possiamo produrre energia rinnovabile e valorizzare i territori interessati.
Ma la disponibilità dell’acqua, ancora prima dello sfruttamento tecnologico inventato dai Romani, è sempre stata un fattore sia di sviluppo che di tensione, poiché capace di fare le fortune di un insediamento umano come di scatenare un conflitto.

L’impatto della siccità lo vediamo particolarmente bene noi di Tirreno Power dalla nostra posizione privilegiata di produttori di energia idroelettrica: nell’Appennino Ligure bacini e corsi d’acqua hanno raggiunto livelli molto bassi in un periodo dell’anno in cui solitamente tendono a riempirsi e la quantità di energia prodotta è diminuita di conseguenza.

UNA RISORSA MINACCIATA
Se l’acqua ci riguarda così da vicino dalle origini delle nostre società, decidendo le sorti di popoli e terre, solo da poco tempo abbiamo iniziato a renderci conto che non si tratta di una risorsa infinita e che i problemi di siccità che pensavamo limitati a qualche Paese del Sud del mondo, iniziano a essere diffusi in territori sempre più ampi. La Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo dell’ONU, istituita appena 30 anni fa, ha tra i suoi obiettivi proprio quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le agende politico-economiche sullo stato della risorsa più preziosa del nostro pianeta.
Una risorsa minacciata, se è vero che ogni anno nel mondo ne consumiamo circa 4.600 km cubi, per il 69% impiegata nell’agricoltura, per il 21% nell’industria e il rimanente 10% dalle famiglie. Negli ultimi cento anni, la domanda globale di acqua è aumentata di 8 volte e continua a crescere dell’1% ogni anno. Una dinamica destinata a incrementare esponenzialmente visto che per il 2050 ci si aspetta che la popolazione mondiale raggiunga i 10 miliardi di persone.

 

MAKING THE INVISIBLE VISIBLE
Il focus di quest’anno della Giornata Mondiale è incentrato sulle acque sotterranee, che costituiscono in totale il 99% delle risorse di acqua dolce nel mondo. Il report dell’ONU “Making the invisible visible” analizza lo stato delle risorse idriche nascoste, secondo cui metà dell’acqua consumata per usi domestici nel mondo è prelevata da queste falde del sottosuolo, che offrono anche il 25% dell’acqua utilizzata a scopo agricolo.

 

L’ACQUA D’ITALIA
E in Italia? In pochi sanno che il nostro Paese è tra i paesi europei più ricchi di risorse idriche. Poco più di un terzo dei 55 miliardi di metri cubi di acqua utilizzabili si trova sottoterra, mentre il resto è distribuito tra fiumi, laghi e falde superficiali.
Il cambiamento climatico inoltre sta modificando la disponibilità delle nostre risorse idriche.
In questi primi mesi del 2022 le precipitazioni in molte regioni del Nord sono state inferiori alla media, con una stagione invernale particolarmente povera di pioggia e neve e i principali bacini idrografici settentrionali ai minimi storici.
L’impatto della siccità che stiamo attraversando lo vediamo particolarmente bene noi di Tirreno Power dalla nostra posizione privilegiata di produttori di energia idroelettrica: nell’Appennino Ligure bacini e corsi d’acqua hanno raggiunto livelli molto bassi in un periodo dell’anno in cui solitamente tendono a riempirsi e la quantità di energia prodotta è diminuita di conseguenza.
Secondo Francesca Giannoni, responsabile del settore Meteorologia e Idrologia di Arpal Liguria «la pioggia media degli ultimi dodici mesi evidenzia chiaramente pesanti deficit pluviometrici, nell’ordine del 33% a monte del Brugneto e del 49% ad Osiglia. Questi dati segnalano come la mancanza di piogge sia legata non solo al periodo autunno-inverno ma anche alla primavera e all’estate 2021, in cui la piovosità è risultata modesta. Non solo: allargando lo sguardo anche ai periodi precedenti, si evidenzia come le precipitazioni siano state complessivamente scarse nell’intero ultimo biennio».
Una situazione ben visibile anche dalla nostra foto di copertina, scattata sul lago di Osiglia. D’altronde i cambiamenti climatici sono un fenomeno globale, ma gli impatti su acqua e salute si manifestano sempre a livello locale: la prevenzione e la risposta nell’adattamento sviluppate a livello nazionale devono quindi essere declinate in prima linea su scala regionale e locale, con un ruolo essenziale delle città e delle comunità. Solo così sarà possibile cercare di rendere possibile l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e l’obiettivo numero 6 per «Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie».