Le modifiche introdotte dal TIDE rappresentano una sfida importante per gli operatori del settore, ma anche un’opportunità per adottare un nuovo approccio strategico nella gestione dell’energia. Per capire meglio come Tirreno Power si sta preparando a questa transizione, abbiamo fatto qualche domanda a Stefano Degortes, Responsabile Dispacciamento Impianti.
Quali strategie sta adottando Tirreno Power per affrontare al meglio le modifiche introdotte dal TIDE, che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025?
Stiamo agendo su diversi fronti. Attualmente siamo impegnati nei test con il GME per l’adeguamento alla nuova disciplina in vigore dal 1° gennaio e abbiamo avviato incontri mirati con tutto il personale dell’U.O. Dispacciamento Impianti, in particolare con gli operatori semiturnisti della sala Front-office. Questi incontri sono finalizzati alla formazione teorica e pratica. Parallelamente stiamo affrontando la parte di aggiornamento degli applicativi e dei software per adeguarci al passaggio del bidding a 15 minuti.
Infine, collaboriamo costantemente con la Direzione Produzione in modo tale da avere più spunti utili all’ottimizzazione delle strategie di mercato.
Quali rischi e opportunità presenta l’introduzione di questa nuova disciplina?
L’implementazione della nuova disciplina nel contesto dei Mercati dell’Energia comporta sia opportunità sia rischi per i nostri impianti a ciclo combinato.
Un’opportunità è sicuramente la possibilità di vendere profili a 15 minuti. Questo diventa evidente nel caso della gestione delle rampe di avviamento degli impianti. Infatti, in base allo stato termico della turbina, passando ad un periodo quartorario e non più orario come attualmente in vigore, si aprirebbe la possibilità di costruire profili più idonei al fine di diminuire eventuali sbilanciamenti durante le fasi di rampa.
Un ulteriore vantaggio deriva dalla possibilità di utilizzare offerte a blocchi, che ci consentirebbe di avere profili “ottimizzati” in esito al Mercato del Giorno Prima (MGP) e, quindi, di non essere esposti al rischio di dover riacquistare energia sui mercati infragiornalieri. Tali mercati, infatti, hanno riscontrato una notevole volatilità nell’ultimo anno, soprattutto nelle ore di punta del fabbisogno. Una gestione strategica e accurata di questi blocchi di offerte potrebbe contribuire a minimizzare il rischio di profili “inadeguati” in esito al MGP.
Tra i principali rischi, invece, figura la potenziale discontinuità tra i profili quartorari, che potrebbero determinare gradienti troppo rapidi di salita e discesa ai nostri CCGT. Per gestire questa problematica sarà essenziale un ottimo coordinamento tra Produzione e Mercato.
Quale potrebbe essere il ruolo dell’operatore di front-office in un contesto con mercati più dinamici e scadenze ravvicinate, con la possibile introduzione dell’Intelligenza Artificiale? Il fattore umano rimarrà determinante?
L’operatività del Bidding è l’esempio perfetto della crasi tra le nuove tecnologie e l’esperienza umana. L’operatore del front-office è chiamato ad operare in contesti sempre più complessi che richiedono la gestione di un’ampia mole di informazioni provenienti dal mercato e dagli impianti.
Sicuramente nel prossimo futuro ci sarà una penetrazione dell’intelligenza artificiale, soprattutto in relazione all’analisi dei dati e nelle previsioni del costo energia e del gas. L’IA potrebbe persino prevedere l’incrocio tra domanda e offerta di mercato e suggerire una strategia di vendita ottimale.
Tuttavia, il fattore umano rimarrà determinante. La gestione delle informazioni operative degli impianti, il coordinamento logistico tra diverse Direzioni e l’adattamento alle situazioni non previste richiederanno competenze che solo l’esperienza e il giudizio umano possono offrire.
Considerando che l’adeguamento alla nuova disciplina abbraccia un orizzonte pluriennale, quali strategie possono essere adottate per affrontare le nuove sfide?
Le sfide vanno affrontate con determinazione e Tirreno Power lo sta facendo.
Nel caso specifico, sarà fondamentale collaborazione e comunicazione costante tra tutte le aree dell’azienda. Questa sinergia, che a mio parere è da sempre uno dei nostri punti di forza, consentirà di affrontare con successo i cambiamenti, sfruttando le competenze trasversali.
Il TIDE rappresenta un passo cruciale verso la modernizzazione del sistema elettrico italiano, ponendo gli operatori di fronte a novità impegnative ma anche a nuove possibilità, come ad esempio la remunerazione di servizi finora resi gratuitamente dagli impianti.
Come abbiamo visto, la transizione verso un mercato più dinamico richiede un approccio integrato, che combini innovazione tecnologica, competenze umane e una gestione strategica delle risorse.
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