All’interno del Rapporto di Sostenibilità 2020 di Tirreno Power c’è il racconto di un anno complicato dalla pandemia, ma anche foriero di grandi cambiamenti per l’azienda e per noi lavoratori. A Enrico Erulo, Direttore Corporate Affairs di Tirreno Power, abbiamo fatto qualche domanda per scoprire com’è nato il Rapporto di quest’anno e qual è il filo rosso che connette i tanti temi che affronta.

 

SIAMO ORMAI ARRIVATI ALLA QUARTA EDIZIONE DEL NOSTRO RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ: COME È STATO DIVERSO QUESTO DAGLI ALTRI, CONTANDO GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA CHE CI HA COLPITO E CI COLPISCE ANCORA?
Il 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 e dagli effetti che ha avuto sulla vita di ognuno di noi, sulla società e sulle imprese. Di conseguenza, il Rapporto di Sostenibilità 2020 non può prescindere dal racconto di quello che è accaduto, inquadrando le nostre attività alla luce di un avvenimento di enorme impatto su tutte le dimensioni dell’azienda.
La pandemia è stata un’esperienza per molti versi travolgente che, d’altro canto, ci ha aiutato anche ad accelerare processi di cambiamento già avviati. La stesura di questo Rapporto è stata, quindi, l’occasione per ragionare su questi cambiamenti che, spesso, sono avvenuti così velocemente da risultare difficili da valutare nell’immediato. L’accesso di massa allo smart working, le manutenzioni realizzate in una condizione di lockdown, l’implementazione di strumenti digitali per facilitare il lavoro, così come l’organizzazione di task-force in pochi giorni, per far fronte a situazioni sempre in divenire. Vederli scritti nero su bianco, ci dà la consapevolezza di quanto lavoro è stato fatto nel corso dell’anno e ci dovrebbe far sentire orgogliosi dei nostri sforzi e dei risultati raggiunti.

 

OGNI ANNO IL RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ DI TIRRENO POWER SI PRESENTA COME UNA MONOGRAFIA, CON UN’IMMAGINE ORIGINALE E DISTINTA DAL RESTO DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE. DA DOVE NASCE L’IDEA PER QUEST’ANNO?
Come dicevo, il 2020 è stato un anno convulso, in cui gli eventi si sono susseguiti inattesi, spesso sovrapponendosi l’un l’altro. Allo stesso tempo, il grande cambiamento in atto ha invaso tutte le dimensioni della nostra vita e quindi anche della sostenibilità (economica, sociale e ambientale). L’impiego della tecnica del collage ci è sembrata, pertanto, una soluzione suggestiva, capace di rappresentare la complessità del momento che abbiamo vissuto (e in parte ancora viviamo) oltre alla creatività necessaria per affrontarlo con successo.
Come fil rouge per i nostri collage abbiamo utilizzato i Sustainable Development Goals, cioè i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile inseriti all’interno dell’Agenda 2030 dell’Unione Europea.

 

 

NEL RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ VENGONO RACCONTATE LE ATTIVITÀ E LE INIZIATIVE DI SOSTENIBILITÀ DELL’AZIENDA. QUAL È QUELLO CHE SECONDO TE HA RICHIESTO PIÙ LAVORO, MA HA ANCHE PORTATO I RISULTATI PIÙ DESIDERATI?

I progetti che portiamo avanti nel segno della sostenibilità sono davvero molti, come il nostro Rapporto racconta. Possiamo dire che tutti i nostri sforzi sono comunque indirizzati a sviluppare la sostenibilità complessiva dell’azienda.
Tuttavia, un progetto che mi sembra rappresenti bene lo spirito della sostenibilità di Tirreno Power è certamente la reindustrializzazione del sito di Vado Ligure. È chiaro che è anche un’iniziativa a cui sono particolarmente affezionato per averla seguita in ogni suo aspetto e dal primo momento, tuttavia davvero penso che si tratti di un caso che ci distingue nel nostro settore e che investe tutte le dimensioni della sostenibilità perché coinvolge tanto l’aspetto ambientale, quanto quelli economico e sociale. Peraltro, è stato un vero lavoro di squadra che ha impegnato tutte le direzioni aziendali. E che continua a produrre effetti ancora oggi se pensiamo agli smantellamenti ora in corso a Vado Ligure e che stanno dando un nuovo volto al paesaggio del territorio con lo smontaggio di circa 2 km di nastri per il trasporto del carbone prima in uso per alimentare le nostre unità.

 

SONO SEMPRE DI PIÙ LE AZIENDE CHE, OGNI ANNO, DECIDONO DI REDIGERE IL LORO REPORT DI SOSTENIBILITÀ, IMPEGNANDOSI COSÌ IN UN PERCORSO LEGATO ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE. COSA SIGNIFICA PER TE “SOSTENIBILITÀ D’IMPRESA”?
La redazione del Rapporto di Sostenibilità, per molte aziende non è obbligatorio. Ma l’interesse e l’impegno verso le tematiche legate alla sostenibilità di un numero sempre maggiore di imprese e alla redazione del Rapporto dà sicuramente un segnale importante.
La sostenibilità d’impresa, infatti, è un percorso virtuoso che qualifica le aziende che decidono di seguirlo nei confronti dei cittadini, istituzioni e alla platea dei clienti e fornitori. Rappresenta la loro capacità di coniugare l’impegno sulle dimensioni sociali, culturali e ambientali oltre che economiche.
Non è un compromesso a cui scendiamo perché qualcuno ce lo richiede o perché ci sono delle leggi da seguire. Scegliamo la sostenibilità e di proseguire su questo sentiero perché è la cosa più giusta da fare, anche e soprattutto per il futuro dell’azienda. La sostenibilità è, infatti, necessaria tanto quanto strategica.
Abbiamo scelto di mettere in primo piano i Sustainable Development Goals proprio perché sono i capisaldi dello “sviluppo sostenibile”. Quella capacità di soddisfare le necessità di oggi, di produzione, di benessere per le nostre persone e di stabilità economica, ma utilizzando le risorse disponibili senza mettere a repentaglio il futuro e l’equilibrio del pianeta.
Anche le aziende della nostra dimensione possono fare della sostenibilità una parte integrante della loro strategia. Sono in quest’ottica le nostre attività per promuovere il progresso tecnologico e l’innovazione, per rendere i nostri impianti sempre più efficienti e utili al sistema. Del nostro percorso di sostenibilità fanno anche parte le attività legate al personale, alla sicurezza sul lavoro, all’attenzione nei confronti dei nostri territori e all’impegno nella divulgazione della cultura dell’energia.
Un percorso sicuramente molto complesso, che interessa tutte le funzioni della nostra azienda e che ci vede tutti coinvolti ogni giorno perché è entrato a far parte della nostra cultura condivisa. Proprio nel 2020, più che in ogni altro anno, abbiamo dimostrato di avere la volontà e le competenze per affrontarlo con successo.